Cestello di bambù: trucchi e consigli

Cestello di bambù

Eccoci qui con il primo consiglio sulla gestione degli utensili in cucina, il cestello di bambù. Di certo non sono onnisciente, ma quando  acquisto qualcosa di nuovo ed “esotico” mi documento sempre un po’ prima di rovinare succulente pietanze. Intanto sappiate che è anche noto con il nome di vaporiera cinese. Questo perché viene largamente impiegato per la preparazione di piatti tipici della loro cucina, primi tra tutti i ravioli al vapore.

Beh cosa c’è da dire oltre che è bellissimo??

Cestello di bambù, ecco come utilizzarlo

Scherzi a parte. Il suo utilizzo richiede qualche attenzione in più rispetto alla classica vaporiera in acciaio. Questa, pur essendo meno bella, è sicuramente più comoda. Io continuo a preferire il bamboo perché inevitabilmente conferisce ai piatti un aroma unico. Inoltre, avendo due livelli, permette di cuocere contemporaneamente più pietanze.

Ecco come utilizzare in modo corretto il cestello di bamboo per la cottura a vapore.

Innanzitutto, non va mai messo a contatto con l’acqua della pentola utilizzata per creare il vapore. Limitatevi a riempire la pentola con circa tre dita di acqua che, a piacere, potete aromatizzare con erbe, spezie o scorza di agrumi.

Come pulire il cestello di bambù
Come pulire il cestello di bambù

In secondo luogo assicuratevi che nella pentola ci sia sempre acqua altrimenti potrebbe bruciarsi, nel senso che il cestello si potrebbe incendiare. Certo, è un caso remoto, plausibile se mettete il cestello sul fuoco e ve ne andate per 30 minuti o più. Se doveste notare che il livello dell’acqua si abbassa troppo, scaldate altra acqua in una pentola a parte e ripristinate il livello. C’è da dire che difficilmente il tempo di cottura degli alimenti al vapore supera i 30 minuti, quindi non dovreste incorrere in questa necessità.

Un altro consiglio che vi do, e non lo troverete da nessun’altra parte (altrimenti l’avrei trovato prima io e non saremmo qui a discuterne), è di cercare di tenere il bordo della pentola sulla quale andrete ad appoggiarlo asciutto. Questo perché i due bordi a contatto, scaldandosi, provocano l’annerimento del cestello. Come è successo a me. Niente di grave, ben inteso. Non sono intervenuti i pompieri. Solo che è un peccato rovinarlo.

Detto ciò passiamo alla cottura dei cibi. Cercate, se possibile, di non mettere i cibi a diretto contatto con il bambù. Questo per evitare che lo stesso assorba l’odore di una pietanza e lo rilasci durante la cottura di successiva. Un buon metodo può essere quello di rivestire il fondo con foglie di banano, e starete pensando “Certo tutti hanno in casa foglie di banano!”, oppure più semplicemente carta oleata. Ricordate di bucherellarne il fondo con un coltello in modo da consentire al vapore di risalire.

Come lavare il cestello di bambù

Siamo alla conclusione: lo abbiamo comperato, ammirato, ci abbiamo cucinato e ora, come si lava?
Il cestello non va assolutamente messo in lavastoviglie, va al contrario lavato sotto acqua calda corrente senza sapone, asciugato dell’acqua in eccesso e messo in un luogo ventilato ad asciugare (non alla luce diretta del sole). Non abbiate fretta di riporlo, se non sarà ben asciutto potrebbe ammuffire.

<<Quante menate per un cestello!>> Esatto… ma è troppo bello!

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