Da quando sono diventata vegetariana passo molto più tempo nel reparto frutta e verdura. Il problema è che non avendone mai mangiata, mi trovo spesso in difficoltà. L’altro giorno, per esempio, avevo bisogno dell’insalata per preparare dei panini con burger e le etichette con il prezzo (e quindi con il numerino per pesarle) erano in ordine sparso. Ero davvero imbarazzata! Sapevo che mi serviva della lattuga iceberg ma non riuscivo a capire quale fosse! Devo decisamente ampliare i miei orizzonti e osare di più. Così, abbandonata la lattuga al suo destino (chissà se alla fine ho preso quella giusta), ho deciso di buttarmi sulle erbette e avvalermi della confezione di ricotta che avevo in casa per preparare gli gnudi di erbette.
Per coloro che non ne hanno mai sentito parlare, gli gnudi sono un primo piatto, generalmente condito con burro e salvia, tipico della Toscana ma anche di altre zone del Nord Italia, così chiamato per l’assenza di un involucro di pasta esterno. In pratica, sono realizzati unicamente dal “ripieno” dei ravioli, lessato e condito. Sono semplici e veloci da preparare e vi piaceranno moltissimo, ne sono certa!
Vediamo come preparare la ricetta degli Gnudi di erbette!
Gnudi di erbette
Ingredients
- 750 g di Erbette (già pulite e lavate)
- 1 spicchio di Aglio
- 250 g di Ricotta
- 1 Uovo
- 100 g di Formaggio Grattugiato
- 40 gr di Farina
- Pangrattato qb
- 50 gr di Burro
- 5-6 foglie di Salvia
- Olio Evo, Sale e Pepe
Instructions
Come prima cosa, cuocete le erbette in una capiente padella antiaderente, con il coperchio e senza aggiungere acqua, con lo spicchio di aglio e un filo d’olio finchè saranno appassite.
Togliete lo spicchio di aglio e trasferitele, una volta raffreddate, in un mixer assieme alla ricotta.
Frullate e aggiustate di sale e pepe.
Versate il composto in una ciotola, unite l’uovo, il grana, la farina e cominciate ad amalgamare. Dovete ottenere una consistenza compatta e, a tal fine, vi servirà aggiungere pangrattato.
Per dare agli gnudi la loro forma caratteristica, dovete formare delle quenelle oppure, se non volete uscirne pazzi, potete infarinarvi le mani e formare delle specie di crocchette cilindriche.
Portate a bollore una pentola con abbondante acqua salata e fate una prova cuocendo uno gnudo. Se in cottura non si sfalderà, la consistenza è giusta, in caso contrario unite altro pangrattato o farina. Non dovete spaventarvi, io ne ho buttati tre prima di farcela!
Nel mentre, in una larga padella antiaderente mettete a sciogliere il burro con le foglie di salvia e, non appena gli gnudi verranno a galla, trasferiteli nella padella e fateli insaporire qualche minuto.
Impiattate e completate con una spolverata di grana.
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